Tuesday, 12 March 2013
Andrea Tomaselli: Quali film degli anni 70 ti hanno colpito in particolare, perchè?
R: La caratteristica degli anni 70 (dalla fine dei sessanta agli inizi degli ottanta) è la tensione etica e sociale che faceva da colonna vertebrale ai film, e questo avveniva senza ridurre le soluzioni estetiche a un’integralismo socio-relistico.
A volte si trattava di film realistici o iperrealistici (a volte addirittura ispirati a eventi di cronaca) –
Taxi Drive,
Il Padrino,
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto,
La classe operaia va in paradiso,
Qualcuno volò sul nido del cuculo,
Quel pomeriggio di un giorno da cani,
Il Cacciatore,
Perché il signor R. è colto da follia improvvisa?,
Veronika Voss -, altre volte era il ‘genere’ a rileggerre la realtà senza per questo perdere la suddetta tensione – la fantascienza di
Alien,
Solaris,
2001,
Stalker,
il surreale di
The Rocky Horror Picture Show e
di Arancia Meccanica,
l’horror di
Rosemary’s baby,
La notte dei morti viventi,
La stagione della strega,
Videodrome
anche il privato, lungi dal disperdersi nel disimpegno, sapeva essere politico in una ricerca che era civile ed estetica insieme –
Mariti,
Una moglie,
Minnie e Moskowitz
intervista a andrea tomaselli poeta e regista
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